Il mio luogo dell’anima: l’Abbazia di Sant’Antimo

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Esistono luoghi di una spiritualità diffusa. Che sia un tramonto in riva al mare, un’alba su un paesaggio imbiancato, o una notte stellata in campagna, ci sono mete che sanno creare silenzio attorno e dentro noi, riconnetterci al nostro Io e poter vagare tra i propri pensieri.

Scorci dell’anima

Ho scoperto il mio luogo dell’anima da poco, un luogo il cui solo pensiero riesce a restituirmi pace, positività, energia e si trova immerso nel verde della provincia senese, l’Abbazia di Sant’Antimo.

Abbazia di Sant’Antimo, XI- XII sec. d.C.

La tradizione racconta che il complesso monastico fu costruito per volere dell’imperatore Carlo Magno di ritorno da Roma lungo la via Francigena e che qui depositò le reliquie dei santi martiri Antimo e Sebastiano.

L’abbazia fu fino al sec. XIV un importante centro spirituale, culturale ed economico e rappresenta il più importante monumento romanico della Toscana meridionale.

Ingresso alla chiesa

Il complesso, seppur maestoso, mi stupisce per la sua semplicità e profonda accoglienza che trasmette un senso di profonda serenità. La chiesa è realizzata in travertino e il sole che penetra dalle finestre dietro l’abside la inonda di luminosità. Non essendoci molti arredi l’occhio si posa naturalmente sulla bellezza dei capitelli e sulle statue lignee del Crocefisso e della Madonna con Bambino.

Statue lignee, scuola umbra, seconda metà del XII sec.

Questo spazio è vissuto dai monaci Canonici Regolari, impegnati a vivere il complesso rapporto tra contemplazione e azione, tra vita comunitaria e servizio apostolico che nell’Abbazia si traduce nell’attività educativa (la preparazione al matrimonio, i goum ovvero un avvicinarsi alla terra e alla natura, corso giovani e impresa) nella convivialità (Centro scout, concorso fotografico, Associazione Amici Sant’Antimo) e nell’accoglienza (Foresteria e Centro Tabor).

Ad omnes opus bonum parati

L’abbazia di Sant’Antimo è uno dei pochi posti in Italia dove si può ascoltare e imparare il Canto Gregoriano come attività di contemplazione o di pura gioia.

Natura, vita di comunità, canti … ecco il mio giardino segreto!

 

Se sparisco non venite a cercarmi…

Informazioni: se dopo aver nutrito l’anima state pensando ai bisogni del corpo potete pernottare e godervi il centro benessere di Palazzo Bandino e gustare le delizie della tavola all’ Osteria La Crocina.

Post scritto dalla tata collaboratrice Cristina Felice Civitillo

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Cristina

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