
Se siete alla ricerca di cosa vedere in Provincia di Siena siete arrivati nel posto giusto. Vi racconto la mia esperienza.
Cosa vedere in Provincia di Siena
C’è un dubbio: se Sovicille, comune senese di nemmeno 10000 anime, debba il suo nome perché fosse un luogo soave o perché stava sotto a un fico.
Io credo che entrambe le possibilità non siano errate e comunque, come espresso nel titolo, possano tranquillamente venire accostate.
Sovicille sta in una delle aree d’Italia più amate dai turisti alla ricerca di tranquillità, nella provincia di Siena che non ha “in Chianti” nel suo nome, benché ne sia vicinissima. Una sorella minore, se vogliamo, non per questo meno interessante.
A Sovicille io e mia sorella Linda abbiamo conosciuto Chiara, una ragazza così bella e dolce che, fosse vissuta nel 1200, Dante la Beatrice non l’avrebbe nemmeno notata e ora avremmo Chiara cantata nella Divina Commedia.
Ci ha portato per strade sinuose, asfaltate, sterrate e a quattro corsie, parlandoci della sua terra. In auto e in una macelleria, persa sulla strada di un paesino che ha il nome di un digestivo, dove ho avuto la mia intima e personale epifania mangiando una compilation di tartare.
Un’epifania perché, nonostante una lunga e comprovata esperienza, io una carne così non l’avevo ancora mangiata da nessuna parte.
Ci ha parlato dell’abbazia di San Galgano, della quale rimangono solo i muri e una spada nella roccia: niente soffitto, niente pavimento, solo cielo ed erba. Muri ispiratrici per il grande Tonino Guerra e il grande Andrej Tarkovskji per Nostalghia (a proposito, chi è più grande dei due? Sarà la mia romagnolità acquisita, ma io voto per Tonino); muri che richiamano una leggenda che ci porta di nuovo all’estero, con re Artù e la spada nella roccia. Qui non c’è stato re Artù, ma c’è stato San Galgano e, concretamente, la sua spada nella roccia. Ancora li, ancora senza un re. Che sia stato per davvero il santo a conficcare questa spada o meno ci interessa relativamente, di sicuro re Artù (o Semola) da lì non l’ha mai tolta.
Ci ha guidato per strade silenziose e a ogni scorcio una vigna maestosa, una fortezza che guarda la valle da secoli, una villa antica che qualche straniero ha riportato a un antico splendore. Sì, uno straniero, è probabile. Quanto amano la Toscana, gli stranieri? Mi sembra quasi difficile da quantificare e, dopo tutto, hanno torto? È Toscana: la Toscana senza la C da girare in auto, in bicicletta, da lunghe camminate con la certezza che ovunque arriviate ci sarà pace.
E qualcosa da vedere che non si trova da nessun’altra parte.
Gli itinerari sono decine, dipende solo dal vostro mezzo di trasporto e, nel caso, dalla vostra resistenza.
Dove dormire in Provincia di Siena
Chiara ci ha portate a casa, in una residenza che sa di storia, in un appartamento curato nel minimo dettaglio. Dalla finestra vedo tutto verde di prati, campi, alberi. C’è una pace assoluta. Ci sarà qualcuno negli altri appartamenti? Non lo so, li aspetto qui, se ci sono, sui divani della hall, che chiamare hall mi pare riduttivo, forse per via del camino in pietra, del fratino in legno. Li aspetto qui e faccio finta che sia casa mia.
Fichi non ne ho visti, propendo per la definizione di quel luogo soave.
Per la vostra intima e personale epifania (non necessariamente di carne cruda), la macelleria è
Macelleria Francini, via Gramsci, 10 a Sambuca – 055 807 1640. I posti sono pochissimi, prenotate!
Per la vostra intima e personale residenza, la casa vacanze è ilrifugiodelfalconiere.it
E conoscerete Chiara, l’incarnazione di Beatrice.
Paola
Articolo interessante, viene voglia di partire per la Toscana…
Una terra ricca di luoghi pieni di fascino..
Io ho trovato molto bella anche la Lunigiana, avete qualche segnalazione su questa zona un po’ selvaggia della Toscana?