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Miprendoemiportovia - Blog di viaggi

Pomarance

Se c’è una cosa che su di me ha un grande appeling è la pace delle colline toscane. Maggio è stato un mese di corse e quello che ci voleva era un weekend come quello che ho passato a Pomarance scorrazzando a bordo di un ape su e giù dalle colline toscane in compagnia di una cara amica blogger, Francesca Barbieri aka Fraintesa, con la quale ho condiviso un mezzo di cui sono innamorata e di cui vi ho parlato già più volte, l’apetta di The Gira (ve la ricordate? È l’ape calessino che mi ha portato anche in giro per tutto lo stivale da Caserta a Milano due anni fa e per la Puglia l’anno scorso).

Pomarance

Pomarance è quegli angoli di Toscana che si fanno apprezzare a poco poco ma che ti restano dentro. Ci siamo arrivate da Nord e sulla statale il nostro primo incontro l’abbiamo fatto con il bellissimo Teatro del silenzio, che se ancora non l’avete visitato vi consiglio caldamente di vedere.

E’ stato voluto da Andrea Bocelli, ogni anno cambia l’installazione al centro dell’anfiteatro e il colpo d’occhio da lontano è qualcosa di magnifico.

Pomarance

L’arrivo a Pomarance è stato un po’ trafelato come tutti i primi arrivi con l’apetta che ricordo di questi tre anni. La tensione della prima volta che automaticamente si azzera dopo ventiquattr’ore che non guidi si fa sentire appena metti piede a terra.

Pomarance ci ha sapute coccolare nonostante la stanchezza emotiva coi suoi agriturismi che sfornano solo cose buone e con i paesaggi che mettono a posto il cuore. Nel suo territorio troverete diverse tipologie di agriturismi dalle piccole locande romantiche per soggiorni brevi agli agriturismi con appartamenti e ristorante per famiglie e soggiorni lunghi passando per gli appartamenti in fattorie biodinamiche. La cosa interessante è che tutte le strutture del territorio sono a conduzione familiare e potete prenotarle su agriturismo.it

Pomarance

Tra le mura di Pomarance si passeggia nel ricordo dei fasti medievali e tra palazzi antichi tra cui spicca Palazzo Bicocchi, visitabile con guida. Per info www.comunepomarance.it

Il paese sorge su un poggio nella valle geotermale chiamata valle del Diavolo tra geyser e soffioni boraciferi che si narra abbia ispirato addirittura l’inferno dantesco.

Pomarance

Se ne ha una chiara idea quando si arriva al sito geologico delle Biancane. Imperdibile per la bellezza dei suoi avvallamenti rocciosi che alternano il bianco al rosso. Il corpo magmatico sottostante questa zona crea affioramenti di vapore che chi trasportano in un paesaggio quasi surreale, da qui partono trekking che portano al Sasso Pisano.

Per gli appassionati di questi fenomeni consiglio di visitare il museo della geotermia di Larderello e di chiedere di assistere all’apertura del pozzo dimostrativo. Attenzione preparatevi a tapparvi le orecchie per la potenza che la natura vi mostrerà!

Pomarance

P.s per gli amanti della birra artigianale come noi una tappa d’obbligo è il birrificio vapori di birra. Vi consiglio di fare un tasting verticale delle loro birre a cui associare alcuni sapori locali.

Volterra che si raggiunge in venti minuti da Pomarance non ha bisogno di presentazioni ma il paesino che mi ha colpito più di tutti è senza dubbio Montegemoli che va rigorosamente visitato al tramonto. Rappresenta a pieno i paesini della Toscana con le abitazioni in roccia e i fiori un po’ ovunque. A pochi chilometri dal centro abitato si trova l’omonimo forno dove viene sfornato un pane integrale che arriva sulle tavole di tutti gli italiani. Le opzioni sono due integrale 100% o semi integrale e dura fino 7 giorni. La ricetta è proviene dai contadini della zona ed è rimasta invariata nel tempo.

Pomarance

Ciao Pomarance questo è solo un arrivederci.

I contenuti di questo articolo sono stati scritti in occasione di una collaborazione tra The Gira e il Comune di Pomarance. Come sempre sono frutto della mia reale esperienza.

Ciao siamo Elisa e Luca, due viaggiatori incalliti che hanno fatto della loro vita un viaggio senza fine. Ci siamo entrambi licenziati da un lavoro che ci piaceva ma che non ci permetteva di vivere la vita che volevamo. Abbiamo un cuore rock’n’roll che batte all’unisono e un’anima gipsy. Il nostro motto? I sogni nel cassetto fanno la muffa, quindi tiriamoli fuori che la vita è lì che ci aspetta!

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