
Weekend a Moena: la fata delle Dolomiti
Abbiamo scoperto Moena in un weekend di fine estate e ce ne siamo innamorati.
Sarà stato l’hotel presso il quale abbiamo alloggiato circondato dalle cime dei monti, la passeggiata al tramonto o il cibo squisito che abbiamo assaggiato ma Moena ci è rimasta nel cuore. L’occasione era ghiotta nel vero senso della parola: andare a Moena per assistere al Festival del Puzzone.
Festival del Puzzone 2016
Perché dovete sapere che è qui che è nato questo formaggio DOP di pasta semidura e dall’inconfondibile odore. Ogni estate verso metà settembre Moena e Soraga lo celebrano con una festa in cui il Puzzone diventa il protagonista indiscusso tra passeggiate golose, degustazioni, laboratori per bambini e ben due desmonteade, le feste per il ritorno in paese delle mandrie dopo l’alpeggio estivo.
Era da tanto che volevo far conoscere a Manina la desmonteada: le mucche sono vestite a festa coi loro campanacci e le ghirlande di fiori, i pastori sono in abito tradizionale e ovunque riecheggia lo schioccare delle fruste, il segnale che annuncia l’arrivo del corteo.
Cosa fare a Moena d’estate
Durante il festival si può prendere parte a delle passeggiate gastronomiche, è così che abbiamo avuto la fortuna di conoscere l’Agritur El Mas, dove si può ammirare la stalla da una vetrata posta ai lati della sala da pranzo in tipico stile trentino e assaggiare tutti i prodotti fatti col latte appena munto. Ed è il luogo ideale da visitare insieme ai bambini.
Un’altra cosa che non dimenticheremo di Moena è la passeggiata di Fuciade da passo San Pellegrino. Il lago a pochi passi da dove si lascia l’automobile sembra la tavolozza di un pittore.
Da qui si procede nella valle di Fuciade con la Marmolada che si tinge di rosa al calar del sole e un omonimo rifugio da 5 stelle superior come trofeo alla fine del percorso dove poter assaggiare ottimi vini e piatti indimenticabili.
Dove dormire a Moena
Durante il nostro weekend a Moena siamo stati ospiti di Hotel Costabella e della gentilezza di Patrizio, proprietario della struttura. Le camere hanno il pavimento di legno chiaro, arredate nei toni del bianco ricreano la tipica atmosfera accogliente degli alberghi di montagna (una piccola chicca che non avevamo visto mai prima d’ora, ognuna ha una propria fontana che porta in camera l’acqua della vicina fonte di San Pellegrino). Alla reception ad accogliere i nuovi ospiti non c’è solo Patrizio ma anche Igor, un tenero bulldog che ha fatto tornare il sorriso a Manina arrivato dall’Emilia febbricitante.
Alla mattina a colazione ce n’è per tutti i gusti: dal dolce al salato spaziando per vari tipi di confetture e torte fatte in casa. A cena si può scegliere da un menù alla carta carne e primi piatti trentini anche se non mancano le proposte per celiaci e i menù dietetici.
Non abbiamo avuto occasione di provare il centro benessere, d’altronde ci vuole sempre un buon motivo per tornare in un luogo che ci è rimasto nel cuore, non trovate?
Moena questo è solo un arrivederci!
Roberta
Questo posto è meraviglioso! Amo i paesini di montagna a prescindere, ma con le mucche vestite a festa e tanto formaggio da assaggiare, si deve respirare un’atmosfera fiabesca. Ora che mi avete fatto scoprire la Desmonteada, non vedo l’ora di assistere ad una scena del genere.
Natascia
Moena appuntato nei posti da vedere! Le foto sono splendide complimenti!