
E’ iniziato tutto da qui.
Jovanotti è uno dei cantanti italiani che amo maggiormente. Luca è un grande estimatore di musica, ama gruppi e autori di cui io, l’ammetto, non ho mai sentito parlare, musica “forbita” a volte. Prima di incontrarmi non è che Jovanotti fosse proprio in cima ai suoi gusti, forse perché memore ancora dei suoi primi hit come “La mia moto“. Ma Lorenzo da quella canzone di strada (musicale e non) ne ha fatta tanta e sono contenta di aver condiviso con Luca la carica e l’entusiasmo che mette nei suoi concerti.
Poi ho letto Gratitudine il nuovo libro autobiografico in cui il cantante si guarda dentro, tira le somme del suo percorso musicale, parla di amore, di rap, di viaggi, di perdersi e ritrovarsi, di cadere e rialzarsi. E parla di Cortona, della sua bella città natale.
Io allora non ho più resistito. Da tempo avevo voglia di conoscerla, di visitarla, di capire perché nonostante l’eterno peregrinare in giro per il mondo Lorenzo torni sempre qui.
Finalmente domenica l’ho incontrata. Cortona.
E non la immaginavo così. Così bella intendo. Così piena di turisti, così piena di stranieri che ci vivono.
Un gioiellino al confine tra Umbria e Toscana, una piccola città di origine etrusca abbarbicata su di una collina che domina la valle dove la vista spazia fino al lago Trasimeno.
5 cose da fare a Cortona
– a piedi su e giù per le viuzze del centro: molti sono i luoghi di interesse concentrati in poco spazio. Qui si trova il Maec, il Museo di storia etrusca più importante di Italia. Il Museo ha sede in piazza Signorelli all’interno del palazzo Pretorio nei sotterranei un tempo adibiti a carceri. Il Duomo rappresenta la Cortona medievale costruita su un tempio etrusco. Piazza della Repubblica, una delle piazze principali della città ci ha accolti appena arrivati con un matrimonio molto british i cui invitati scendevano come in un dipinto dall’ imponente scala di accesso al palazzo comunale.
– un giro per le mura etrusche: queste mura sono inglobate all’interno delle antiche mura medievali che circondano il centro storico. A quaranta minuti fuori dalle mura si trova il bellissimo convento francescano di le Celle, un luogo sacro e di pace di cui non ci si dimentica. All’interno del convento si può visitare la cella di San Francesco rimasta intatta dopo la sua morte.
– il belvedere di Portole: uscendo dalle porte della città e salendo verso la collina si incontra questa piccola località che ruota attorno ad un bar, ad un hotel e ad un ristorante dove vi invitiamo a fermarvi per assaporare il panorama bevendo qualcosa. Da qui potrete ammirare tutta la Valdichiana fino al Lago Trasimeno.
– un pranzo all’Osteria del Teatro: un’esperienza culinaria indimenticabile grazie a pietanze che vantano creatività e gusto. Il locale ha un piccolo terrazzino in cui mangiare all’aperto ma il nostro consiglio è di sedervi all’interno dove le sale sono piene di cimeli interessanti da osservare. Da non perdere i primi piatti a base di pasta fatta in casa. Sul loro sito web www.osteriacortona.com potete avere un’idea del menu.
– Shopping al Valdichiana Outlet Village: prima di tornare a casa a due passi dall’autostrada si trova questo enorme outlet in cui comprare a prezzi scontatissimi molti dei più importanti brand come Guess, Levi’s, Puma, Calvin Klein, Borbonese, Samsonite. La sua struttura richiama le caratteristiche dei borghi toscani con portici, fontane, giardini e nella piazza principale la giostra per i bambini. Oltre ai negozi sono presenti libreria, centro estetico e ristoranti, come in una vera e propria piccola città. Noi ne abbiamo approfittato per acquistare una valigia per il prossimo viaggio! L’outlet organizza vari eventi come concerti o altri spettacoli: potete tenervi aggiornati sul loro sito web
Gira e rigira non abbiamo trovato la casa di Lorenzo, ci è stato detto che è nella zona alta della città, che ha un orto e che gode di una bellissima vista, ci aiutate a cercarla?
Erika
Bel post!
Adoro Lorenzo e anche Cortona, come un piccolo gioiello, incastonato tra due delle regioni che amo di più. Ho appena scoperto che mi manca però il convento francescano di le Celle… vorrà dire che ho una scusa per tornarci 🙂
Elisa e Luca
Sì Erika occorre sempre lasciare qualcosa indietro per poter avere una scusa per tornare nei bei posti! Fatti indicare bene dove si trova, noi abbiamo fatto fatica a trovarlo 🙂