Quando si viaggia in maniera auto organizzata una delle cose più difficili è programmare il viaggio, decidere dove andare quando ancora si è a casa e il Paese che si sta per visitare ancora non lo si conosce bene.
Nel programmare il viaggio qui in Argentina io e Luca abbiamo dovuto scegliere fra Cordoba e le cascate di Iguazù. Leggendo la guida e parlando con alcuni argentini Cordoba sembrava una città da non perdere, la seconda (o terza non è ancora ben chiaro) città dell’Argentina per grandezza con una fervente vita culturale essendo la città universitaria per eccellenza dell’Argentina.
I voli, per i non residenti, sono cari qui in Argentina e a quel punto abbiamo dovuto fare una scelta. Abbiamo deciso di volare a Cordoba da Buenos Aires, prendere una macchina a noleggio e guidare fino a Salta passando per Mendoza. Un on the road di due settimane nel cuore dell’Argentina a discapito di una delle sette meraviglie del mondo: Iguazù.
Potete quindi immaginarvi quanto fossero alte le nostre aspettative verso Cordoba.
Secondo noi Cordoba è un bel punto in cui fermarsi se si è di passaggio verso qualcos’altro ma non può essere la meta di un viaggio. Siamo noi che abbiamo sbagliato, ci aspettavamo una Coimbra portoghese o una Guanajato messicana, abbiamo letto “città universitaria” e le aspettative sono volate via e noi con loro. Complice la descrizione della Lonely Planet abbiamo puntato il dito sulla cartina e abbiamo deciso che il nostro viaggio on the road nel cuore dell’Argentina sarebbe partito da qui.
Per fortuna siamo arrivati a Cordoba nel fine settimana. C’è una zona che merita di essere vista: Guemes. Qui c’è uno dei mercatini artigianali più importanti e più belli di tutta l’Argentina. Dalle cinque del pomeriggio fino alle dieci di sera le strade di questo quartiere operaio si animano di artigiani che vendono le loro creazioni. Alcune sono molto belle ed originali e ci sono piaciute ancora di più di quelle del famoso mercato di San Telmo di Buenos Aires.
A Guemes siamo capitati alla presentazione di un libro di illustrazioni per bambini in una libreria indipendente, Manina ha giocato coi bambini presenti, noi abbiamo parlato di babywearing con i genitori che erano lì (ebbene sì lo sapete la fascia porta bebè per noi ormai è uno stile di vita e sono sempre di più le persone che ci chiedono informazioni al riguardo e noi adoriamo parlarne), a Guemes ci siamo sentiti più residenti che turisti e questo ricordo ce lo porteremo nel cuore.
Alla fine nel viaggio sono i piccoli particolari che fanno la differenza, credo che Cordoba non la ricorderemo per la bellezza del suo centro storico ma per quel sabato sera in quella piccola libreria indipendente a bere caffè, osservare Manina interagire coi bambini argentini, insomma a vivere il Paese che stiamo visitando.
Non è questa l’essenza del viaggio? Viaggiare?
p.s qui a Cordoba siamo alloggiati a casa Helsinki, il sogno di Diego, fotografo argentino che vuol far diventare la sua casa un punto di incontro per chi ama l’arte. La casa è arredata con mobili di recupero costruiti tutti da lui, c’è una stanza per gli shot fotografici, presto ci saranno chef che proporranno cene “a puertas cerradas”. Diego ha tanti sogni, sogna in grande, sogna forte come piace a noi.
Qualche dato in più su Gumes:
Guemes si trova nella Cordoba Nuova dove potrete visitare la splendida Chiesa de los Capuchinos, la Chiesa ha due torri, una delle quali lasciata appositamente incompleta come simbolo dell’incompletezza umana.
Di fronte alla Chiesa si trova il Paseo del Buon Pastor, un centro culturale illuminato splendidamente di sera.
A Guemes vi consigliamo il Mercado Central un ambiente di grande atmosfera con un giardino verticale e luci soffuse, fanno serate a tema ad esempio il mercoledì c’è sushi e il giovedì musica dal vivo.
federica
anche io la penso così su Cordoba, città bellina ma mai consiglierei di inserirla come meta del proprio viaggio!
Elisa e Luca
Peccato che la LP dica che sia imperdibile! Che peccato 🙁