In Giappone le strade non hanno nome, come orientarsi?
È vero che in Giappone le strade non hanno nome?
Prima di partire per il Giappone ero un po’ preoccupata al pensiero di come orientarsi, ed anche confusa, mi chiedevo come avrei fatto a non perdermi in quel brulichio di strade, vie, palazzi e grattacieli del Sol Levante. Già mi vedevo sopraffatta dai colori e dai rumori, dal fast forward con cui la vita si muove là nella metropoli di Tokyo. Ed io, ferma impalata in mezzo alla strada, senza sapere dove andare.
Siccome l’ansia mi mantiene sempre sull’attenti, non ho esitato a fare le mie ricerche per capire come orientarsi in Giappone e per entrare in sintonia fin da subito col diverso sistema (chiamato jūkyo hyōji) che i nostri organizzatissimi amici nipponici hanno escogitato per identificare un dato luogo in Giappone.
Ho scoperto, allora, che in realtà alcuni nomi di vie esistono. Takeshita-dōri, Aoyama-dōri, Sanjō-dōri (in cui proprio quel -dōri, in giapponese 通り, significa “via”) sono solo alcuni esempi, anche se si tratta di arterie principali di grande portata. Per le strade secondarie la musica cambia, perché effettivamente non hanno nomi propri che le identifichino. Con mio grande sollievo, però, ho sperimentato che questo non è un problema.
Come orientarsi in Giappone: il sistema giapponese degli indirizzi
Infatti, in Giappone un indirizzo parte dalla zona geografica più ampia per restringere via via il campo, fino ad identificare la città, il quartiere, l’isolato ed il palazzo.
Per spiegarmi meglio, prendiamo come esempio un appartamento in cui ho soggiornato durante i miei giorni di permanenza a Tokyo. L’indirizzo si presenza così:
1 Chome-13-1 6F Higashiueno, Taitō-ku, Tōkyō-to 110-0015, Giappone
Non facciamoci spaventare da tutti questi numeri, basta saperli leggere e diventerà tutto più chiaro.
Innanzitutto, bisogna partire dalla fine: Giappone mi sembra abbastanza chiara come indicazione geografica, e fin qui tutto bene 🙂 !
Tōkyō-to indica la prefettura di Tokyo, infatti il Giappone è suddiviso in 47 divisioni territoriali principali, ed il numero a fianco 110-0015 è il codice postale.
Essendo Tokyo una metropoli, al suo interno contiene altre città vere e proprie che, tuttavia, sono ad oggi indicate come quartieri/circoscrizioni speciali (ce ne sono ben 23). È il caso di Taitō-ku, che quindi indica il quartiere speciale Taitō (-ku infatti significa quartiere).
Higashiueno è, invece. il nome del vero e proprio quartiere/circoscrizione all’interno della più grande area di Taitō.
Ora leggiamo i primi numeri dell’indirizzo da sinistra verso destra: 1 Chome (丁目) indica quello che in italiano potremmo chiamare distretto, cioè un’ulteriore sezione in cui è diviso il quartiere. Queste sezioni, infatti, sono numerate, e la nostra è la numero 1.
I chome sono a loro volta suddivisi in unità più piccole chiamate banchi (番), cioè i blocchi di case che potremmo definire isolati. Ritornando al nostro indirizzo, all’interno del distretto 1 dovremmo quindi cercare l’isolato numero 13.
Ci stiamo avvicinando, l’abbiamo quasi trovato! Infatti manca da decifrare il penultimo numero, nel nostro caso ancora una volta un 1, che indica finalmente il numero del palazzo (go 号) in cui si trova il nostro appartamento. Trovarlo all’interno dell’isolato non è così immediato come si potrebbe pensare, in quanto spesso la numerazione dei palazzi non segue una logica in base alla loro collocazione sulla strada (cioè il numero 1 non sempre è vicino al 2 o al 3).
Infatti, la numerazione si riferisce alla data di costruzione di un dato edificio, pertanto il numero 1 sarà un palazzo più vecchio del 2 e così via, e proprio per questo motivo capita di trovare il palazzo numero 1 vicino al 100, che a sua volta è costruito vicino al 10 ecc.
Ora che abbiamo trovato il palazzo, l’ultimo numero 6F ci dice che l’appartamento in cui dirigerci è situato al sesto piano (F indica l’inglese floor).
Semplice, no? Basta seguire questo schema riassuntivo:
distretto + isolato + palazzo + piano + quartiere + circoscrizione speciale + prefettura
Non avrai altro Dio all’infuori di Google Maps
Ma ogni volta che ci si deve recare da qualche parte bisogna fare tutto questo ragionamento? Dico la verità, anche se è importante conoscere le regole che stanno dietro ad un indirizzo giapponese, e saperlo interpretare all’occorrenza, io una volta arrivata in Giappone non mi sono mai trovata nella condizione di doverlo fare.
Infatti Google Maps sarà il tuo alleato numero uno per spostarti in quell’intrico di quartieri, isolati e palazzine. Si mette l’indirizzo nell’applicazione e via che si va! Può capitare, tuttavia, che il puntatore sulla mappa non sia collocato proprio nel punto esatto della nostra destinazione, oppure che lo smartphone si blocchi sul più bello o la connessione wifi faccia i capricci… in definitiva meglio essere preparati!
Grazie alla conoscenza base del sistema degli indirizzi ed alla tecnologia ormai a disposizione di tutti, in Giappone non ci si perde quasi mai. Anche se forse, a ripensarci bene, mi sarebbe piaciuto vagare senza meta per una volta nella vita, farmi trasportare dalla corrente di uomini d’affari e gruppi di ragazze in kimono… Sarà per la prossima avventura!
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