Con il post di questo mese riprendo finalmente a scrivere dopo la pausa estiva e vorrei iniziare a parlarti del modo in cui fotografare le persone.
Quando viaggiamo, spesso viaggiamo accompagnati e sarebbe proprio bello portare a casa qualche ritratto di buon livello dei nostri fidanzati/amici/parenti, capace magari di rievocare sensazioni particolari del momento catturato.
Quello che troverai in questo post è un insieme di consigli snelli per cercare di ottenere il meglio da ogni ritratto, il mese prossimo invece il post sarà dedicato ai ritratti delle persone del luogo in cui andiamo. Ovviamente dal punto di vista tecnico i consigli di questo mese andranno sempre bene ma l’approccio alla persona è spesso molto diverso, soprattutto a causa di differenze socio-culturali ma anche per il fatto che si tratta di estranei.
Il contatto visivo è uno degli aspetti più importanti in un ritratto.
Il mio modello sta guardando verso di me, verso qualcosa all’esterno dello scatto oppure verso qualcosa o qualcuno all’interno dello scatto?
Nel primo caso, l’osservatore sarà letteralmente rapito dagli occhi del soggetto (quindi occhio, devono essere a fuoco) e tenderà a sottovalutare il resto. Nel secondo caso si tenta di ricostruire una sensazione di mistero: cosa sta guardando? Perché? Il terzo caso è una specie di dichiarazione all’osservatore: gli dico che quel qualcosa/qualcuno è importante, che c’è una relazione con il mio soggetto e lo forzo a ragionare su questa cosa.
qui abbiamo il contatto visivo diretto, che dovrebbe essere magnetico per l’occhio dell’osservatore ma che è abilmente bilanciato dal cavallo che crea distrazione
foto di Евгений Кириленкоin questo caso il soggetto guarda altrove, lo scopo dovrebbe essere quello di indurre l’osservatore a porsi qualche domanda: cosa c’è li fuori che non riesco a vedere?
in questa foto il soggetto guarda qualcosa che è visibile all’osservatore, il cerchio si chiude e si può immaginare la storia che c’è dietro.
Come vedi, dare qualche direttiva al tuo soggetto sul dove guardare potrebbe cambiare molto una tua foto.
Avere in mano qualcosa (un fiore, un paio di occhiali, una mappa) aiuta il tuo soggetto a distrarsi e a non pensare che c’è qualcuno che farà una foto dove, mamma mia, avrà un’espressione orribile. Ovviamente l’oggetto dovrebbe essere in tono con l’avventura che state vivendo, pena altrimenti lo scadere nel ridicolo (in quel caso, se è quello che vuoi, allora esagera in modo che sia chiaro l’intento, altrimenti potrebbe sembrare semplicemente imbarazzante).
Lo troverai scritto da molte parti: la persona non deve stare nel mezzo. A parte che le regole ferree sono fatte per essere infrante, ti dico la mia: una buona ragione per decentrare il soggetto è che ti lascia spazio per lo sfondo, che in una foto di viaggio è importante come il soggetto.
Se invece riprendi solo il volto, allora stai pure al centro!
Il flash è un ottimo optional ma va usato bene. In una grande stanza con poca luce il flash avrebbe efficacia fino a 2/3 metri lasciando il resto al buio. Se non lo usi, la macchina allunga i tempi ed alza gli ISO (brutta roba eh?) bilanciando meglio la luce ma rischi il mosso. Usalo anche all’aperto per le foto con il sole dietro al soggetto: rischiarerai l’unica parte buia della persona, quella che vedi tu!
il flash in esterno si usa per bilanciare la luce sul volto rispetto a quella ambientale…occhio però: se non metti una gelatina gialla sul flash il risultato sarà come in questo caso, background caldo e volto freddo come la porcellana…non sempre è quello che si vuole
Hai presente che effetto ti fa quando al mattino accendono la luce della camera mentre ancora dormi? Ecco, per evitare questo effetto devi fare il modo che il tuo soggetto sia all’ombra (oppure sia mattina presto o tardo pomeriggio) e possa evitare di strizzare gli occhi o, peggio, faccia il coraggioso tenendoli aperti a forza.
una foto al tramonto dona una luce calda e diffusa e consente al soggetto, se lo vuole, di tenere aperti gli occhi senza che questo sia una tortura
Al grandangolo il soggetto deve essere lontano da te altrimenti rischierai di trasformarlo in un palloncino. Meglio un tele a partire da 70/85 mm (per i “vetri” tuttofare tipo il 15-85 o il 18-105 tenta di zoomare il più possibile) per ottenere ritratti non deformati.
Ci sarebbero molte altre cose da scrivere ma rischio di perderti per strada per la noia (anzi, spero tu sia riuscito a leggere fino a quest’ultima frase)…ci vediamo il mese prossimo!
A presto Emi
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