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Miprendoemiportovia - Blog di viaggi

cipro

Buongiorno cari viaggiatori, oggi la special guest pronta a prendervi e portarvi via è Maria Antonietta che ci parla di un’isola che noi ancora non abbiamo avuto modo di conoscere ma che ci attrae molto per la storia che emana. Buona lettura!

Sono stati i racconti di alcuni miei amici archeologi a far crescere in me il desiderio di scoprire Cipro: in ogni angolo dell’isola si respira la storia dell’umanità.

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foto a cura di Allyzally su flickr

È a due passi dalla costa della Turchia, vicina al Medio Oriente: non può che essere stato un importante approdo per le civiltà che si sono sviluppate nel Mediterraneo, mi son detta. Trascorrere qualche giorno di vacanza da queste parti è stata un’ottima idea, anche perché il mare è splendido. Su volo24 ho trovato delle offerte interessanti per volare con TUIfly, così ho deciso di fare l’archeologa-turista fai da te.

Sono partita senza una meta precisa, lasciandomi guidare dall’istinto, da qualche connazionale che si incontra per strada e dalla gente del posto. Mi hanno fatto sentire a casa. Nonostante le oggettive difficoltà con la lingua, si è instaurato un bel rapporto.

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foto a cura di Rebsil su flickr

A Larnaca ne ho approfittato subito per godermi la spiaggia e la sua acqua cristallina. Magnifica, come il suo lungomare. In città ho chiacchierato con gli artigiani orgogliosi delle loro botteghe, ho visitato una chiesa bizantina e una moschea, tra l’altro vicina a un lago salato: richiama molti uccelli migratori, compresi i fenicotteri rosa. Ho fatto tante di quelle foto che alla fine la batteria della mia fotocamera si è arresa!

Da Larnaca ho poi deciso di visitare la capitale, Nicosia. È divisa in due: c’è la parte turca e quella greca. La città vecchia, le imponenti mura veneziane, sono il preludio alla vivacità della piazza di Faneromeni: ci sono tanti bei locali frequentati soprattutto dai giovani, pieni di vita. Ma sono rimasto affascinato soprattutto dal museo archeologico, mi dicono il più importante dell’isola: davanti ai miei occhi la storia dell’umanità. Si parte dal Neolitico, si passa poi all’arte greca e a quella romana, fino a quella bizantina e musulmana.

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foto a cura Tich66 su flickr

Un’altra sosta interessante l’ho fatta a Limassol. Che dire: dopo aver visto l’entroterra mi è tornata la voglia di tornare sul mare. Anche in questa città ho trovato tanta voglia di vivere e di divertirsi. Ci mancherebbe – direte voi – è una località turistica. Sarà anche vero, ma altrove non sempre ho raccolto così tanto calore umano. Ha trovato giovamento anche la mia pancia. Ho avuto la fortuna di mangiare una prelibata specialità del posto: i calamari ripieni al risotto di mare. Quasi si scioglievano in bocca. Chi mi ha detto di venire in questa città mi ha ben consigliato: il sito archeologico di Amathous mi ha letteralmente stregato, mentre il castello di Kolossi mi ha riportato al tempo dei Crociati.

C’erano anche delle gallerie d’arte moderna a Limassol, ma ho preferito andarmene qualche ora al mare. Per poi ripartire, all’indomani, alla volta di Pafos. Me ne avevano parlato un gran bene, ero curiosa di vedere questa città dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. In effetti qui ci si perde tra le sue bellezze: ci sono i mosaici lasciati dai Romani, in particolare nella villa di Dioniso. O, ancora, il sito archeologico delle Tombe dei Re, dove ci sono anche delle catacombe e sepolture ancora da decifrare. A proposito: anche qui il mare – che si infrange sulla costa rocciosa – è uno spettacolo. Dicono che qui sia nata Afrodite (c’è anche un santuario dedicato alla dea): comincio a crederci anch’io. Lo confesso: avrei voluto restare di più in questa città, intrattenermi di più nella parte vecchia, ma prima o poi le cose belle finiscono.

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foto Daniel Newcombe su flickr

E bisogna tornare a casa. Con la consapevolezza di non essere riuscita a vedere tutto ciò che mi ero prefissata di vedere.

Poco male: un motivo in più per tornare a Cipro.

Ciao siamo Elisa e Luca, due viaggiatori incalliti che hanno fatto della loro vita un viaggio senza fine. Ci siamo entrambi licenziati da un lavoro che ci piaceva ma che non ci permetteva di vivere la vita che volevamo. Abbiamo un cuore rock’n’roll che batte all’unisono e un’anima gipsy. Il nostro motto? I sogni nel cassetto fanno la muffa, quindi tiriamoli fuori che la vita è lì che ci aspetta!

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