Brisighella, piccolo borgo antico
Qualche tempo sulla nostra pagina Facebook abbiamo chiesto se c’era un fotografo che voleva collaborare con noi. Tra le risposte che abbiamo ricevuto c’era anche quella della special guest di questo mercoledì. Laura Lonighi un vero talento della reflex con due occhi azzurri che bucano lo schermo e uno spiccato talento artistico oggi ci porta in un borgo incantato e antico.
Vivo, come molti, una vita frenetica, sempre di corsa tra incombenze quotidiane e lavoro.
Nel week end, quando finalmente tutto rallenta, una cosa che mi piace fare è andare alla scoperta di piccoli borghi misconosciuti.
Qualche settimana fa sono stata a Brisighella, un minuscolo paesino sperduto, sulle colline faentine, che vuoi per il clima non propriamente mite, mi è apparso intriso di un’atmosfera ovattata – lontanamente medioevale – quasi lunare.
Questo piccolo borgo, impregnato di storia, ha dato i natali a Dionisio di Naldo, condottiero a servizio della Repubblica di Venezia di fine ‘400.
Da vedere assolutamente c’è la Rocca di Brisighella, restaurata nel 2008: man mano che si procede all’interno, grazie a uno speciale impianto tecnologico, la voce di Dionisio di Naldo ti guiderà per le ampie stanze, tra arte e storia, aneddoti e battaglie.
Lasciata la Rocca, percorri un frammento del Sentiero del Tempo e raggiungi la Torre dell’Orologio, edificata alla fine del 1200 e ricostruita più volte, fino al suo completo rifacimento del 1850: ma non per questo meno bella, davvero.
Da qui puoi vedere tutto il centro abitato.
Ti è venuta fame? Allora seguimi, e scendiamo insieme in centro per uno spuntino veloce.
La piazza principale è Piazza Marconi, su cui si affaccia la via degli Asini, una strada sopraelevata illuminata da finestre ad arco, all’epoca antica struttura difensiva del borgo.
Qui si trovano diverse osterie, io ho scelto quella che mi sembrava più caratteristica: l’Osteria della Luna.
Di questo posto non potrai non apprezzarne l’intimità e la familiarità, unita alla disponibilità della proprietaria e alla simpatia del proprietario, quest’ultimo… un enorme gatto rosso che, a detta della signora, ha ben tre padroni (= 3 razioni di cibo, mica scemo!).
Un gatto in una taverna e il fatto che in questa osteria non esiste una vera e propria cucina (i piatti sono pochi e la proprietaria cucina tutto “a vista”) a molti potrebbe far storcere il naso: io penso invece che il bello stia proprio qui, nella genuinità delle cose, altrimenti, che osteria sarebbe? Provare per credere.
Brisighella, piccolo borgo da sogno.
pierina gallina
straordinari gli scatti per l’ immersione in un sogno lungo poche righe. Grazie
miprendoemiportovia
Grazie Pierina
e benvenuta su miprendoemiportovia. Laura è veramente brava con le immagini e con le parole. Tornerà a parlarci sul blog molto presto e sogneremo ancora con le sue immagini!
A presto