
In questi giorni sto pianificando il mio ritorno dopo cinque anni tra i birrifici delle Fiandre. Per un’amante della birra come me la regione settentrionale del Belgio ha una sorta di effetto calamita irresistibile. La prima volta è stata in compagnia di due amici, ora al mio fianco la mia famiglia, Elisa e Manina. #TasteFiandre #TBnet
Una famiglia alla scoperta dei birrifici delle Fiandre
Lo spunto per ritornare è stato quello dello scambio casa: contattati da una coppia di architetti che abitano nelle vicinanze di Anversa non abbiamo saputo resistere (l’effetto calamita colpisce ancora). Tanti sono stati i birrifici delle Fiandre visitati nel primo viaggio e altrettanti saranno quelli di questa volta, vista la lista praticamente infinita di aziende brassicole nelle Fiandre. Una tappa del nostro viaggio on the road toccherà sicuramente Bruges e sarà anche l’occasione giusta per visitare un birrificio in particolare e il suo sogno.
Se la tradizione del mondo della birra in Belgio è qualcosa di secolare, ciò non toglie che non debba per forza essere qualcosa di immutabile.
Le innovazioni tecnologiche non costituiscono un tabù, anzi servono a migliorare il proprio prodotto, anche quando sembra non aver necessità di migliorie. A volte ciò che è nel bicchiere o nella bottiglia non è l’oggetto sotto esame, ma l’ambiente che lo circonda.
In questo caso particolare sto scrivendo del progetto visionario del Birrificio De Halve Maan. Visionario non è un aggettivo utilizzato a caso, quando ci si trova davanti a persone che vogliono realizzare ciò che appare impossibile, anzi, impensabile ad altri.
Brouwerij De Halve Maan e Bruges
Il Birrificio De Halve Maan si trova nel centro storico di una delle città più belle delle Fiandre e dell’intero Belgio: Bruges (o Brugge). Il fascino dei suoi vicoli e dei suoi canali navigabili le hanno fatto conquistare il soprannome di “Venezia del Nord”.
Nel suo centro storico si trova lo stabilimento produttivo di De Halve Maan, birrificio delle Fiandre attivo dal 1856 (anche se le sue tracce sembrano risalire addirittura nel 1500).
Dopo una continua crescita sia di qualità che di quantità hanno voluto, come si suol dire, “alzare l’asticella” e vincere una nuova sfida.
Bruges è un gioiello e come tale va preservato e quindi come fare per non intaccare il suo stato con il continuo via e vai di camion che debbono trasportare la birra dallo stabilimento di produzione nel centro storico a quello di imbottigliamento in periferia? Se vinta la sfida porterebbe alla diminuzione dell’inquinamento sonoro e ambientale ed eviterebbe un ulteriore consumarsi del porfido utilizzato come pavimentazione delle vie della città.
Ecco allora la visione: un birradotto!
Tre chilometri di tubature che nel sottosuolo portano quotidianamente ettolitri ed ettolitri di birra sotto le ignare suole degli abitanti e dei milioni di turisti che gironzolano nelle vie di Bruges tutto l’anno.
Poiché è un progetto per la comunità e il bene pubblico è stata istituita dal birrificio una campagna crowdfunding attraverso la quale è possibile partecipare economicamente.
I birrifici sono parte integrante della cultura delle Fiandre e del Belgio, sono un pezzo di storia e una risorsa per il suo futuro, e come tali è importante che essi mantengano la loro posizione, nel cuore delle loro città.
Seguiteci durante il nostro viaggio on the road tra i birrifici nelle Fiandre in Agosto e scoprirete tante curiosità sul Belgio e su quel mondo chiamato Birra!
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