Appennino parmense: i salti del diavolo, trekking e natura
Ciao viaggiatori, per il progetto VIVILITALIA vi presentiamo Teresa che ci porta con sé alla scoperta dell’Appennino parmense. Se la vostra prossima meta è Parma e avete in mente di fare trekking, fatevi portare con lei ai Salti del Diavolo, leggete l’articolo fino in fondo per saperne di più. Ma prima conosciamola insieme..
Ciao a tutti sono Teresa, la mia più grande passione è la natura. Amo camminare scalza sui prati, respirare il profumo del bosco e sentire il calore del sole sul viso.
Da quasi tre anni sono madre di Nicolò, un bambino vivace e curioso a cui sto cercando di far capire l’importanza delle piccole cose. Di lasciarsi stupire dalle bellezze anche più semplici che troviamo lungo il nostro cammino. Per insegnargli che le cose speciali sono alla portata di tutti, ma che solo chi guarda il mondo con l’occhio magico della curiosità può scoprirle.
Il mio blog si chiama Andiamo all’Avventura e parla proprio di questo: della nostra famiglia che, un passo dopo l’altro, guarda, esplora e scopre il mondo. Ma parla anche della nostra Casavventura: delle nostre attività casalinghe come la lettura e la cucina o delle mie riflessioni in equilibrio tra l’essere madre e l’essere donna.
L’Emilia è la nostra casa e la meta della maggior parte delle nostre avventure. Vorrei mostrare alle famiglie che non serve andare lontano per trovare la bellezza, ma che basta lasciarsi incuriosire dalle meraviglie dietro Casa.
Ho deciso di portarvi in una facile escursione nell’Appennino Parmense, più precisamente ai Salti del Diavolo, in val Baganza.
Punto di partenza è il paesino di Chiastre, una ventina di minuti da Berceto, dov’è presente anche l’uscita autostradale.
Si percorre un sentiero ad anello semplice di circa un’oretta che attraversa il bosco. Il sentiero arriva alle sponde del torrente Baganza e poi risale in mezzo ai prati permettendo di ammirare uno splendido panorama sulla vallata.
Quello che davvero impressiona sono appunto i Salti del Diavolo: delle enormi guglie di roccia che, come per magia, spuntano improvvisamente dal bosco, in forme davvero particolarissime. Non sono facili da scovare perché sono completamente avvolte dagli alberi. Ma se si presta attenzione si possono intravedere le rocce denominate lo Squalo o il Pinguino.
Andiamo all’Avventura nell’Appennino parmense
Arrivati a Chiastre, parcheggiate l’auto a bordo strada, percorrendo via dei Salti del Diavolo, riconoscibile dalla centralina gialla dell’elettricità e immergetevi lentamente nel bosco. Al bivio, dopo circa 500 m, tenete la destra e percorrete l’anello in senso anti-orario. In questo modo affronterete la pendenza di questa parte nel bosco in discesa.
Il percorso è adatto anche ai bambini che rimarranno certamente affascinati dalle tante meraviglie della passeggiata: il bosco, la ricerca degli affioramenti rocciosi che giocano a nascondino tra gli alberi, l’arrivo alle sponde del torrente e la possibilità di fare lunghe corse tra i campi di questo paradiso dell’Appennino Parmense.
Questo sentiero è parte di un più lungo percorso che segue l’antica via degli Scalpellini. Il percorso collega i paesi di Chiastre e Cassio, sui lati opposti del torrente Baganza.
Purtroppo nel 2014 il ponte pedonale che superava il torrente è stato divelto da un’alluvione. Oggi quindi la sponda opposta si può raggiungere solo nei periodi di secca.
Ultimi consigli pratici
- Il percorso è solo parzialmente percorribile con il passeggino: la parte centrale del sentiero, che raggiunge le sponde del Baganza, è più stretta e disconnessa e diventa inagibile anche ai passeggini da trekking. È però possibile percorrere il primo tratto nel bosco, vedere i Salti del Diavolo da vicino e poi ritornare indietro sulla stessa strada dell’andata (la salita è un po’ dura!). Poi, ritornati al bivio, si potrà proseguire a destra, su quella che sarebbe la via di ritorno, in mezzo ai prati fino al borgo abbandonato. Anche in questo caso sarà necessario rientrare dalla stessa strada dell’andata
- Il periodo migliore per visitare questo luogo è l’autunno o l’inizio primavera: se gli alberi non sono completamente ricoperti di foglie sarà più facile riuscire a vedere le rocce. Ricordate però che la parte centrale del percorso passa attraverso i campi e che risulta particolarmente fangosa dopo piogge abbondanti.
- Se volete attraversare il Baganza e compiere l’intera via degli Scalpellini da Chiastre a Cassio calcolate circa 3-4 ore (in base al passo) tra andata e ritorno e ricordate che il torrente può essere attraversato solo nei periodi di secca.
- Se vi rimane un po’ di tempo, concedetevi una passeggiata tra le vie di Berceto: un piccolo paesino dal cuore medievale. Godetevi un aperitivo in una delle tante piazzette e, per i più piccoli, un giretto al parco-giochi ad inizio paese.
- Se il pic-nic a bordo fiume non fa per voi, vi consigliamo di passare la pausa pranzo all’Agriturismo Cà del Vento. Oltre ad essere un locale molto curato, carino e con buon cibo, i proprietari gestiscono anche un piccolo maneggio. I bambini adoreranno girare tra i box e salutare i cavalli.
Forza Avventurieri: ora non vi resta che inforcare lo zaino e partire alla scoperta!
Se vuoi scoprire un altro luogo imperdibile della provincia Parmense, non perderti questo articolo.