Top
Image Alt

Miprendoemiportovia - Blog di viaggi

Quando si parla di vino 

non è come parlare di una qualsiasi altra bevanda.

Dietro ad una bottiglia di vino c’è il lavoro

di molte persone.

Il vino è passione per chi lo fa e

per chi coltiva con amore le viti.

L’ultimo week end di maggio per noi amanti del vino è sempre una grandissima festa. La manifestazione Cantine Aperte, che quest’anno festeggia i 20 anni, apre i battenti il 27 maggio con eventi in tantissime cantine Italiane. C’è solo l’imbarazzo della scelta da Nord a Sud Italia in una gamma variegata di opportunità.

Noi di solito, per Cantine aperte, scegliamo la nostra meta in base al vino di cui vorremmo approfondire maggiormente la conoscenza. Siamo stati nel Bolognese alla scoperta del Pignoletto, in Emilia per apprezzare il Lambrusco, in Toscana per approfondire la conoscenza del Gallo Nero e al Lago di Garda per assaporare l’omonimo vino.

Ricordo con piacere ognuna di questa gite fuori porta perché le cantine che aderiscono si vestono a festa proponendo assaggi di cibo locale, danno la possibilità di visite guidate ai vigneti e di spiegazione dei metodi di vinificazione  il tutto allietato da concerti.

E’ l’evento più importante dedicato agli intenditori ed agli appassionati, occasione per approfondire la conoscenza dei vini e dei vigneti da cui essi provengono in cui mille aziende socie aprono le porte ad un milione di enoturisti interessati a vivere un’esperienza in cantina. Per capire quali cantine aderiscono all’iniziativa e cosa offrono basta collegarsi al sito ufficiale del movimento turismo del vino in cui si trovano itinerari suddivisi per Regioni e tipologie di vino.

Da poco tornati dal nostro blogger tour #terresienayoung vi vogliamo consigliare una tappa obbligata di questa giornata se la vostra scelta ricade sulla Toscana. Andate a Siena  a visitare Enoteca Italiana  dove potrete trovare oltre ad un’ottima scelta di vini e sommelier preparatissimi anche un ottimo ristorante ed un interessante Museo interattivo, il tutto a due passi dai bastioni della Fortezza Medicea.

L’esposizione ParladiVino, in una splendida location nei sotterranei della Fortezza,  offre l’opportunità di un giro virtuale attraverso l’Italia del vino, per conoscere i prodotti e le eccellenze del Bel Paese.

Una prestigiosa raccolta che, grazie ad un sistema informatizzato ed unico nel suo genere, permette al visitatore di dialogare con le bottiglie. All’ingresso il visitatore viene dotato di un palmare per mezzo del quale, indirizzandolo su un codice a barre, la bottiglia in oggetto inizia a parlare. Inoltre appositi totem dislocati nei locali della mostra, danno informazioni più dettagliate ed approfondite, come la descrizione e la foto dei vitigni, l’abbinamento per territorio, tutte le informazioni sulle aziende produttrici.

L’Enoteca non solo conserva i migliori vini d’Italia e ne fornisce un’informazione completa ma vende selezionate bottiglie ed esperti sommelier aiutano a scegliere il vino per ogni occasione.

Enoteca Italiana, inoltre, è partner del Progetto Vino e Giovani che ha l’obbiettivo di trasferire alle nuove generazioni il patrimonio di storia e cultura che il vino rappresenta nel nostro Paese all’interno di una nuova visione del rapporto con la natura. Il progetto, rivolto agli under 30, coinvolge le Università con incontri di degustazione ed il coinvolgimento di personaggi significativi del mondo dello spettacolo e della cultura. E’ possibile anche partecipare ad un corso di formazione  a distanza: Il vino, impariamolo a conoscere.

D’estate sotto le pergole e d’inverno in intime salette l’Enoteca propone degustazioni accompagnandoli con piatti e prodotti tipici come è successo a noi durante la cena degustazione a cura dello Chef Alberto Degortes in cui ci siamo potuti divertire partecipando al gioco a sorpresa “del piacere e del sapere” in cui il sommelier, attraverso mirate domande ci ha permesso di approfondire la conoscenza dell’oro di Bacco.

Ciao siamo Elisa e Luca, due viaggiatori incalliti che hanno fatto della loro vita un viaggio senza fine. Ci siamo entrambi licenziati da un lavoro che ci piaceva ma che non ci permetteva di vivere la vita che volevamo. Abbiamo un cuore rock’n’roll che batte all’unisono e un’anima gipsy. Il nostro motto? I sogni nel cassetto fanno la muffa, quindi tiriamoli fuori che la vita è lì che ci aspetta!

post a comment