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Miprendoemiportovia - Blog di viaggi

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel 

cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi ”

Proust 

 

Conosco la Paganella da quando ero bambina. I soggiorni estivi ci riportavano sempre lì. Ho passato giornate intere a camminare fino ai rifugi disseminati sui suoi pendii, serate a mangiare i buonissimi krapfen nella pasticceria del centro di Andalo e pomeriggi a vincere o perdere partite al campetto.

Nel weekend sono tornata a trovarla e mi ha sorpresa. Le cose che si conoscono da sempre si tende a darle per scontate, ci sono, ci danno sicurezza e noi diamo loro meno valore.

Ma questa volta qualcosa è cambiato perché ho avuto la possibilità di fare esperienze veramente da “urlo”.

Paganella è...da urlo!

Come vedere l’alba a 2125 metri d’altitudine in un paesaggio a dir poco lunare. Un’esperienza di cui si può godere solo una volta all’anno durante il “Festival dello sciare“, momento in cui gli impianti di risalita di Cima Paganella aprono i battenti per un’unica corsa alle 6.30 del mattino. Insieme a noi tanti altri sciatori, qualche turista e il buio tutt’intorno. L’ovovia si mette in moto. C’è chi si accomoda al volo e chi si stropiccia ancora gli occhi assonnati. Arriviamo al primo troncone e ci incamminiamo sulla pista per prendere la seggiovia che ci porterà al Rifugio La Roda dove ci aspetta la colazione. “Lo senti il freddo? Lasciamo su la cappottina che mi sembra di volare” mi dice Luca mentre partiamo. Arrivati in cima lo sguardo spazia fino a valle mentre fa la sua comparsa il sole e le vette si tingono di rosa.

Alba sulla cima della Paganella

Cima Paganella

Impianti di risalita Dolomiti - Paganella

gatto delle nevi - Paganella

alba in paganella

alba sulle Dolomiti

Da bambina ricordo tante camminate passate a lamentarsi della fatica e a chiedere, senza aspettare, “quando siamo arrivati?”. Ma le passeggiate non sono solo sudore sulla fronte, possono essere divertimento e relax se si scelgono le ciaspole, compagne fedeli che rendono tutto meno faticoso. “Le ciaspole hanno il grande dono di rigenerare mente e corpo” ci spiega Claudio, la nostra guida con tipico accento trentino e secondo me non è solo uno slogan pubblicitario. Ciaspolare in una delle foreste del Parco Adamello Brenta è veramente divertente ed al tempo stesso rilassante per il paesaggio, per il bel sole che ti accompagna e per la sensazione di galleggiare sulla neve. Barchette rosse nella neve bianca.

ciaspole ad Andalo

Andalo - Paganella

ciaspolare nel bosco

Parco Adamello - Brenta

barchette rosse

Un’altra attività che si può praticare nel bosco è lo sleddog ovvero slitte trainate da cani. Arriviamo al Centro Sleddog di Andalo e facciamo subito amicizia coi cani. Un paio di occhi azzurri ed un muso aguzzo di una creatura giovane con voglia di partire cattura la nostra attenzione. Il freddo è pungente ma l’interesse ci tiene incollati al maestro che per circa mezz’ora ci spiega come interagire con i cani durante la corsa nel bosco “I cani non possono essere comandati dal musher, ma solamente condizionati”.

cani da sleddog

cani da sleddog

due occhi azzurri

sleddog

Da bambini ci raccontavano che l’unico rimedio per vincere la stanchezza era quello di sedersi sul letto e appoggiare le gambe al muro puntandole verso l’alto. Aiutava a far fluire il sangue, dicevano. Ora che sono grande ad Andalo ha aperto il centro piscine & benessere AcquaIn con un’area di oltre 1200 mq a base di Sauna finlandese, Biosauna, Sauna alle erbe, Bagno turco, Lacoinucum, Docce emozionali ed Hamman. E non c’è che dire, qui è molto più facile rigenerarsi.

Il cibo è una delle prerogative del Trentino si sa, anche se io è da poco che l’ho imparato. Ne abbiamo avuto la prova pranzando all’antica Bosnia a Molveno e assaggiando miele di tutti i tipi all’apicoltura Castel Belfort. E poi c’è lo Strudel: mi chiedo quante volte l’ho mangiato. Quando penso che questo dolce tipico trentino non possa più avere segreti ecco che vengo smentita dall’incontro con Paolo, chef dell’agriturismo il Filo d’erba di Fai della Paganella. Nell’intimità della sua cucina ci insegna a creare la pasta e il ripieno da amalgamare sapientemente insieme per dar vita ad un dessert “da leccarsi i baffi”. Un plotone di blogger armati di smartphone e macchine fotografiche non scalfisce la sua calma e il suo sorriso che tradiscono un’amore viscerale per il suo lavoro. Il risultato è stato a dir poco soddisfacente, lo strudel fumante dopo solo quindici minuti esce dal forno ed ha fa il suo trionfale ingresso in tavola accompagnato da una cremina dolce e da un lampone in ogni piatto.

show cooking

strudel

E quante altre volte ho percorso il cammino che porta alla tana dell’Ermellino? Là, una volta c’era il campetto e noi ci andavamo a giocare a bandiera doppia e a festeggiare la fine del soggiorno al suono delle chitarre e alla luce del fuoco. Ora questa baita gode di una cucina rinomata e dà la possibilità di essere raggiunta con slitta trainata dai cavalli. Alla luce della neve il nostro occhio si abitua a vedere, i cavalli avanzano in silenzio e percorriamo per una mezz’oretta il sentiero che dalla zona sportiva si addentra nel bosco. All’arrivo ad aspettarci cucina tradizionale rivisitata  e atmosfera goliardica.

Ma l’incontro più emozionante ed inatteso è quello con le tre lupe che abitano il Parco faunistico di Spormaggiore. Nevica fitto. Entriamo in una specie di stanza con vetrate alte che danno sul bosco ed improvvisamente ce le ritroviamo davanti, a correre veloci a pochi passi da noi. Nemmeno il tempo di tirare fuori la macchina fotografica, solo lo spazio di un “ohhhhhhhh” e si nascondono. Con il naso incollato al vetro le aspettiamo di nuovo. Ci facciamo la corte studiandoci a vicenda. Andarsene via è dura, quando si incontra la natura così da vicino è difficile staccarsene.

bosco innevato

lupa

Non è il cosa ma il come di un’esperienza che fa la differenza. Pensavo di conoscere un luogo ma mi sono resa conto che non era così. Pensavo che non avesse segreti per me mentre invece c’era ancora tanto da scoprire. Viaggiate quanto più potete e tornate dove siete già stati senza dimenticare di cambiare gli occhiali per vedere qualcosa che non pensavate ci fosse.

Arrivederci Paganella, ora siamo amiche lo so e vorrei urlarlo a tutti!

 stube

Questo post partecipa al contest organizzato da Apt Dolomiti Paganella in seguito al Blog Tour #paganelladaurlo che si è svolto dal 18 al 20 Gennaio nel comprensorio della Paganella. Se vi è piaciuto il nostro racconto fatto di foto, parole e video potete votarci con queste tre azioni (non una, non due ma tutte e tre!):

– lasciate un commento al post qui sul blog

– tramite facebook cliccate “Mi piace” sulla pagina di Apt Dolomiti Paganella in corrispondenza del nostro logo a questo indirizzo  https://on.fb.me/WyZoNx

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e concorrete a farci vincere il titolo di “Best Blogger” del “Dolomiti Paganella 2013 Winter Blog Contest”, non siate avari e datevi da fare!

p.s il post è scritto in prima persona ma a quattro mani

Ciao siamo Elisa e Luca, due viaggiatori incalliti che hanno fatto della loro vita un viaggio senza fine. Ci siamo entrambi licenziati da un lavoro che ci piaceva ma che non ci permetteva di vivere la vita che volevamo. Abbiamo un cuore rock’n’roll che batte all’unisono e un’anima gipsy. Il nostro motto? I sogni nel cassetto fanno la muffa, quindi tiriamoli fuori che la vita è lì che ci aspetta!

Comments:

  • 25 Gennaio 2013

    Elisa e Luca vi aspettavo al varco!!! Bel post multimediale. E’ vero; è bello tornare nei posti e scoprire cose nuove cambiando solo gli ‘occhiali’. Ora mi metto un promemoria per il 28 gennaio 🙂

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  • silviaceriegi

    25 Gennaio 2013

    bravi: con le parole, gli scatti e il video… come sempre!

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      • silviaceriegi

        26 Gennaio 2013

        io buona???? nooooo, realista! bacibaci… aspetto la fine della vostra intervista, così chiediamo il voto anche da lì, ok???

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  • 25 Gennaio 2013

    Ah, i lupi…

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      • 25 Gennaio 2013

        Mmm… so qualcosa sulla loro ecologia. So che il nostro appennino ne ospita diversi gruppi famigliari.
        Però mai visto uno dal vivo, solo sentiti i richiami in Canada.

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  • 25 Gennaio 2013

    Camminare sulla neve nel silenzio dell’inverno montano…
    Reminiscenze di anni passati in val Tournenche, in quel di Torgnon-Cervinia, cogli amici dell’università e di una vita.
    Quella parte di vita passata in Piemonte.
    Ora sono in Umbria, clima e paesaggi diversi.
    Ma la bellezza dei luoghi è altrettanta.
    Come quella del Trentino e dell’Italia tutta.
    Riteniamoci fortunati a vivere in un luogo così.
    Nonostante ogni tanto da sotto arrivino delle scrollatine…
    Italiani, fieri di esserlo!
    Pace e bene…

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  • 25 Gennaio 2013

    giorni da sogno direi!

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  • 25 Gennaio 2013

    le foto sono stupende 🙂

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  • Sara

    25 Gennaio 2013

    Voi di miprendoemiportovia siete proprio una bella squadra eh?!?!!!! Post spettacolare!!!! Sono orgogliosa di te Eli!!!! Complimenti davvero!!!

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  • Ylenia

    25 Gennaio 2013

    Ma che bello! 🙂

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  • 25 Gennaio 2013

    Fantastico il video 🙂 Bravi!!!

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  • 25 Gennaio 2013

    wow che bella esperienza! ammetto che l’ho sempre un po’ snobbata Paganella però visto le vostre foto mi devo proprio ricredere. complimenti

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  • 26 Gennaio 2013

    che dire solo invidia…..non poter condividere una meraviglia simile….fantastico!!! bravi

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  • 26 Gennaio 2013

    Il video e anche le foto sono bellissimi! L’ultima con te che ti scaldi è dolcissima! 🙂
    Felice di averne fatto parte! Buona fortuna a tutti!

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  • 27 Gennaio 2013

    Eli… che dire… mi hai fatto venire una voglia matta di andarci!!! 😉

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  • 27 Gennaio 2013

    Wow, che meraviglia! Tanta, tanta voglia di partire subito

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  • Ambiez Suite Hotel Andalo

    28 Gennaio 2013

    Foto veramente meravigliose! Complimenti! Ovviamente accompagnate da bellissime parole… Venite presto a trovarci di nuovo in Paganella, vi aspettiamo 😉

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  • 28 Gennaio 2013

    Questi posti sono per me un viaggio attraverso ricordi meno recenti, ma oggi ancora radicati nel profondo dell’animo. E’ un piacere ritrovare quelle zone attraverso il percorso del tuo racconto, e devo dire che il fascino di quella montagna è proprio di rinnovare un dialogo interiore attraverso la scoperta di luoghi che non fatico a definire ‘magici’ ! Grazie del regalo che mi hai fatto !!!

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  • 28 Gennaio 2013

    Che foto meravigliose! 🙂

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  • Franco

    28 Gennaio 2013

    ho ascoltato il suggerimento di @Amisaba, bravi !!!

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  • saramaringa

    28 Gennaio 2013

    bello, vero, genuino, e soprattutto scritto a 4 mani e tre cuori!!!!!e la differenza si sente!!!baci

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  • 29 Gennaio 2013

    cose da fare al più presto:
    – ciaspolata
    – gita in slitta trainata dai cani

    grazie per suggerimenti!

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  • 30 Gennaio 2013

    Ciao Elisa! Leggere questo tuo post mi ha emozionata moltissimo. Un racconto di viaggio che ti fa venir voglia di vivere questi splendidi paesaggi ad alta quota!!! Un grosso in bocca al lupo a te e al tuo uomo, Fede.

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      • 2 Febbraio 2013

        Mi ha davvero entusiasmata 🙂 Quando vuoi passa dal mio blog 🙂 Un bacio

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      • 2 Febbraio 2013

        Mi avete messo un entusiasmo pazzesco….ti aspetto nel mio blog! Un bacio, Federica

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  • 30 Gennaio 2013

    Ci ho sciato tantissimo e anche io ho fatto un tuffo nei ricordi, ma giuro che l’alba sulle piste non la’vevo mai vista!!
    Bellissimo e ragazzi complimenti, il vostro blog è ogni giorno + bello!

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  • 3 Febbraio 2013

    Che meraviglia, Elisa! Grazie per aver condiviso questo viaggio soprattutto con chi, come me, ama la montagna!

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  • Roberta

    6 Febbraio 2013

    Ciao, non ho mai visitato questa zona. Ma il vostro racconto, corredato da stupende immagini, mi ha fatto volare con la fantasia. Mi sono ripromessa di seguire molto presto le vostre tracce. Grazie per il suggerimento e complimenti ! Corro subito a condivide su facebook e twitter…

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