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Miprendoemiportovia - Blog di viaggi

sicilia archeologica

Davide Morante, il nostro special guest di oggi che ormai conoscete bene, si sta specializzando nella Sicilia grazie al viaggio che ha da poco terminato e che ha chiamato #sicilytrip. Oggi ci parla di archeologia. Buona lettori cari amici!

Associando le parole archeologia e Sicilia il pensiero inevitabilmente corre alla valle dei templi greci dell’agrigentino. Ai Greci si sono poi sostituiti i Romani che pure hanno lasciato testimonianze importanti: la più evidente è la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina in provincia di Enna.

siciliaLa Villa Romana del Casale è un bene archeologico che riappacifica con la Pubblica Amministrazione in generale e con il Ministero dei Beni Culturali in particolare. Eletta sito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1997 il recente restauro permette di ammirare gli splendidi mosaici marmorei in una veste tutta nuova.

sicilia archeologicaLa Villa si apre con il thermarium composto dalle classiche tre stanze: frigidarium, tepidarium e calidarium alimentate dal fiume Gela. Fungeva da punto di ristoro e relax non solo per gli abitanti della villa, ma anche per i viandanti.

Oggi, l’area antistante alla Villa e al thermarium è utilizzata come zona museale temporanea e per spettacoli serali durante i quali è possibile ammirare bellissimi giochi di luce.

sicilia archeologicaEntrando nella Villa si accede all’impluvium: elemento classico delle ville romane dove veniva raccolta l’acqua piovana e su cui si affacciano praticamente tutte le stanze. Stanze che sono decorate con meravigliosi mosaici che molto ci raccontano degli usi e dei costumi romani, ma non solo. Alcune di esse, hanno per tema anche la vita delle colonie africane con i loro meravigliosi animali.

sicilia archeologicaNon vi sono dati precisi sulla costruzione della Villa del Casale.

La brava guida cui mi sono affidato è convinta che risalga al terzo/quarto secolo d.c. e molti sono i sospetti che sia stata fatta costruire dall’imperatore dell’Impero romano d’Occidente Marco Aurelio Valerio Massimiano siccome una delle sale principali della villa è dedicata al mito di Ercole ed “Herculius”, è uno dei soprannomi dell’imperatore romano.

sicilia archeologicaQuesta sala inoltre mostra (involontariamente a dire il vero) anche la bontà dell’intervento di restauro recentemente effettuato: la copertura è ancora in vetro trasparente che provoca un soffocante effetto serra nelle giornate più calde; la ristrutturazione al contrario, oltre ad aver dato accesso a nuove sale, nuovi affreschi e nuovi mosaici, ha portato una nuova copertura in legno: anche nelle giornate più calde tiene lontano il calore e permette di ammirare con calma la tutte le sale della Villa.

sicilia archeologicaTutti i mosaici sono bellissimi e praticamente intatti (solo pochissimi hanno avuto bisogno di restauro), il più famoso è quello delle “ragazze in bikini”: vi è raffigurato un gruppo di ragazze dedite ad attività sportive dell’epoca vestite con quello che noi oggi chiameremo un bikini.

Il biglietto d’ingresso costa solo 10 euro e con altri 5 si può usufruire di un’esauriente visita guidata.

E dopo aver nutrito la mente, il mio suggerimento è di nutrire il corpo in ogni suo aspetto nella tenuta dell’agriturismo Savoca che dista pochi chilometri: un bellissimo luogo dotato di un’ottima cucina siciliana e di tutto il necessario per riposarsi e rilassarsi. Una piscina (insolitamente posizionata sulle soffitta delle camere), camere per soggiornare, un piccolo maneggio per delle passeggiate a cavallo e dei simpaticissimi animali da fattoria (tra cui dei bellissimi pavoni), area di tiro con l’arco, sale congressi e un “gattopardesco” casale dell’800 con molti mobili originali dell’epoca per fare un altro, piccolo, tuffo nella storia siciliana.

Ciao siamo Elisa e Luca, due viaggiatori incalliti che hanno fatto della loro vita un viaggio senza fine. Ci siamo entrambi licenziati da un lavoro che ci piaceva ma che non ci permetteva di vivere la vita che volevamo. Abbiamo un cuore rock’n’roll che batte all’unisono e un’anima gipsy. Il nostro motto? I sogni nel cassetto fanno la muffa, quindi tiriamoli fuori che la vita è lì che ci aspetta!

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